Un bambino di 8 anni di Columbus è in condizioni critiche dopo l’attacco di due pitbull. La famiglia chiede giustizia.
Nel cuore di North Linden, Columbus, un tranquillo sabato pomeriggio si è trasformato in una tragedia che ha scosso l’intera comunità. Le vittime di attacchi di cani sono purtroppo sempre più frequenti, sollevando interrogativi sulla sicurezza e sulla responsabilità dei proprietari. Questo episodio, però, ha lasciato un segno profondo, soprattutto perché la vittima è un bambino di appena 8 anni.

Un attacco improvviso e feroce
Erano circa le 13:00 del 2 marzo, quando Oscar Koon è stato aggredito brutalmente da due pitbull in un vialetto del suo quartiere. I vicini, testimoni dell’accaduto, hanno immediatamente allertato i soccorsi, descrivendo una scena drammatica: il bambino era indifeso sotto l’attacco dei cani.
Uno dei vicini ha tentato di respingere gli animali con una pala, mentre la polizia di Columbus, giunta tempestivamente sul posto, ha dovuto usare la forza letale per fermare uno dei cani. L’altro pitbull è stato sequestrato e successivamente eutanasizzato dalle autorità competenti.
Nel frattempo, Oscar è stato trasportato d’urgenza al Nationwide Children’s Hospital in condizioni critiche. I suoi genitori, John e Rachel Koon, non si sono mai allontanati dal suo fianco dall’inizio del calvario.
Un lungo percorso di guarigione e la richiesta di giustizia
Le ferite riportate dal bambino sono devastanti: ha subito gravi danni al volto e alle braccia, che richiederanno anni di interventi chirurgici e terapie per il recupero fisico e psicologico. La famiglia, straziata dall’accaduto, ha espresso il proprio sostegno a eventuali azioni legali contro il proprietario dei cani, ritenendolo responsabile per non aver adeguatamente contenuto e registrato gli animali, già segnalati in passato per episodi di aggressività.
Le autorità di Columbus hanno annunciato l’intenzione di perseguire il proprietario con accuse di negligenza nella custodia di cani pericolosi. Tuttavia, le pene previste per questi reati rimangono limitate a brevi periodi di detenzione e multe irrisorie, sollevando dubbi sulla reale deterrenza di tali misure.
Mentre Oscar lotta per riprendersi, la comunità si unisce alla famiglia nel chiedere normative più severe e una maggiore responsabilità per chi possiede cani classificati come pericolosi. Il caso ha acceso un dibattito più ampio sulla sicurezza pubblica e sulla necessità di prevenire tragedie simili in futuro.